Alcune considerazioni matematico statistiche sul documento riaperture comitato tecnico scientifico
Di seguito proponiamo a mero titolo di dibattito statistico matematico una analisi del documento che secondo fonti pubbliche (articolo di Repubblica del 28.04 consultabile qui ) avrebbe portato il governo a prendere le decisioni in merito al programma di riapertura.
1. Si dice che si utilizza un ifr (uguale tasso di fatalità) su contagi pari 0,657% (Pagina 2):
Pertanto calcolando il numero di decessi ufficiali (8.311) in Lombardia al momento del picco della terapia intensiva (3 Aprile - come noto inferiore ai dati Istat differenziali rispetto all’anno scorso e quindi stima chiaramente per difetto) si tratta di 1.385.000 contagiati
2. Si dice (figura 1) che il tasso di incidenza di “caso critico” su infezioni (quindi i 1,3 milioni di casi in Lombardia) sia stato stimato partendo dal tasso di infezione e letalità di cui sopra. Pagina 2
3.Poiché i casi di terapia intensiva in Lombardia sono stati al picco 1.381 e attualmente circa 724, si desume che l’incidenza tra casi terapia intensiva e infezione (il grafico di figura 1) è mediamente 0,1% (divisione semplice fatta secondo i metodi del comitato tecnico scientifico). Il grafico presuppone un’incidenza per fascia di età, che anche stimando a zero fino a 60 anni di età, arriverebbe per semplicità a circa 0,3% mediamente oltre i 60 anni di età. Nel grafico di Figura 1 (CHE È LA BASE DI TUTTO IL RAGIONAMENTO PRO CONTINUAZIONE LOCKDOWN E DEL MODELLO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO) tale incidenza oscilla tra 1% e 6% (mediamente 3,5%) con un errore di almeno 10 volte (10x)!!! Anche ipotizzando che il fabbisogno di letti terapia intensiva in Lombardia sia stato 2.000 e non 1.381 l’errore resta superiore a 6x. Analizzando la situazione del Veneto, dove non c’è stata scarsità di letti di terapia intensiva, l’errore resta di 6x.
4. Proseguendo nell’analisi, il caso di Scenario A (tab 2 - pag. 11), cioè tutto aperto sempre nelle ipotesi del comitato tecnico scientifico, si arriva a 150k casi di terapia intensiva l’8 giugno e 440k casi totali cumulati al 31 dicembre:
--> applicando l’esperienza di incidenza della terapia intensiva in Lombardia di cui sopra, e utilizzando i parametri molto conservativi del cts, si arriva a sostenere che partendo dal dato consuntivo in Lombardia (0,1% al picco) esisterebbero in Italia 150 milioni di cittadini (151k/0,1%) ndr con età superiore a 20 anni perché come noto sotto tale età l’incidenza della terapia intensiva è trascurabile. Vorremmo conoscere subito i 100 milioni di connazionali a noi ignoti.
5. Calcolando il dato complessivo e stimando che le persone che sono stati in terapia intensiva in Lombardia siano finora a circa 3.500 in totale (dato non comunicato ma probabilmente sovrastimato) con una incidenza di 0,17% sul totale casi in Lombardia si arriva a una stima di popolazione italiana di di 260 milioni di abitanti (440k/0,17% - calcolato sempre con i parametri cts). Anche in questo caso vorremmo conoscere i 200 milioni di connazionali a noi ignoti.
6. Nel modello sviluppato dal cts apparentemente tutte gli scenari conseguenti sono coerenti con quello che dalla lettura attenta appare un errore di calcolo (sempre che nel documento non siano riportate assunzioni non comunicate).
Non essendo scienziati e virologi e non lavorando per il governo ci siamo sicuramente sbagliati. Vorremmo però che qualcuno correggesse la nostra semplice matematica, basata su parametri di ifr (0,657%) che potrebbero essere anche inferiori sulla base esperienza internazionale (New York, Singapore, Diamond Princess, Qatar, Islanda) e su una serie di altre assunzioni del modello, in particolare quella relativa alla chiusura scuole.
Anche accettando quelli che appaiono errori di calcolo, notiamo che il modello in 45 dei 46 scenari esaminati conclude che le previsioni di picco della terapia intensiva sono significativamente inferiori alla capacità nazionale (ca. 9.000 posti), salvo poi raccomandare uno scenario di apertura molto lento comunicato dal Governo in data domenica 26 aprile.
28 Aprile 2020
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